mercoledì 22 maggio 2013

Crossed, Crossed Family Values e Crossed Psycopath



Da qualche tempo leggo fumetti solo in formato digitale.
E da quando ho comprato un tablet android li leggo ancora più volentieri.
Ed è di fumetti, appunto, che si parla, dato che il tempo scandinavo non mi permette di fare altro se non starmene inchiodato sul divano a leggere.
In pratica spendo la domenica più assurda (da un punto di vista climatico) degli ultimi tempi a leggermi Crossed e due spin off per un totale di 24 albi.
Procediamo con ordine.

File:Crossed.jpgCrossed è una serie di 12 numeri a fumetti alla firma di Garth Ennis.
Piccolo preambolo biografico: Ennis è uno dei più grandi sceneggiatori di fumetti viventi.
Ha firmato opere crude e dissacranti quali Preachers e Chronicles of Wormwood, una serie di cacciatori di supereroi chiamata The Boys, una roba malsana e sghignazzosa che si chiama The Pro (una prostituta che acquisisce poteri tipo Supergirl ed entra a far parte di una specie di Justice League)
Il suo stile è blasfemo, ironico ed estremamente orientato all'estetica della violenza.
Lo adoro soprattutto per questo.

Mi sono avvicinato a Crossed pensando di avere a che fare con una roba simile, cioè tanta violenza e tanto humor nero. Invece mi trovo di fronte ad un qualcosa che non ha la minima ironia.
La trama, in estrema sintesi, è: un morbo di origine sconosciuta si scatena sulla terra. Gli infetti manifestano delle escoriazioni sul volto a forma di croce (da qui il termine). Non solo, gli infetti diventano delle creature dedite alla violenza più estrema, esseri di pura malvagità che trovano nel dolore inflitto ed autoinflitto l'unica ragione di vita. Il divertimento, la ricerca del piacere per queste creature, deve coincidere col dolore e con la sofferenza.
Demoni in tutto e per tutto.
Crossed è un fumetto di ambientazione post-apocalittica, dove un gruppo di sopravvissuti cerca di sfuggire alle orde di infetti e di, appunto, sopravvivere.
Ok, ce ne sono tipo duemila di fumetti così.
Però nulla di quello che mi è mai capitato raggiunge tali livelli di violenza e di perversione.
Se proprio dovessi fare un paragone, la cosa che più si avvicina agli infetti di Crossed sono gli zombie extradimensionali ideati da Brian Keene in The Rising.
Però rimane la componente grafica davvero estrema.

In Crossed, in oltre, non c'è la minima empatia coi sopravvissuti.
Sono umani che cercano disperatamente di arrivare al giorno dopo, schiavi di un istinto di sopravvivenza così pompato dalla situazione tremenda in cui sono stati inseriti da spingerli, di fatto, ad agire in modo codardo ed egoista. Terribilmente egoista.
Che dire, il sangue scorre a fiumi, scene davvero disturbanti e una storia che fila dritta come un trattore.
Da non perdere.

Poi il brand ha reso bene e alla firma di David Lapham (che conoscevo per Harbinger ma scopro che ha fatto un fantastigliardo di roba) trovo due spin-off: Family Values e Psycopath.
Del primo spin-off non riesco a parlare benissimo, perché l'ambientazione è uguale a quella di Ennis (ovviamente) però manca quella trama coinvolgente che caratterizzava i primi numeri. Spesso ci si trova a guardare scene di estrema violenza solo e soltanto fine a se stessa. Plot in quattro righe: seguiamo le gesta di Addy, figlia maggiore di una numerosa famiglia di rednecks iperreligiosi con seri problemi di incesto alle prese con l'infezione.




Psycopath, invece, merita. E molto.
Siamo sempre nello stesso posto, con gli stessi problemi.
Il mondo è in rovina a causa di folle di degenerati infetti.
E seguiamo un gruppo di sopravvissuti.
Che cercano di sopravvivere.
E nel farlo salvano la vita ad un altro sopravvissuto che promette loro di condurli verso un luogo sicuro, presidio militare, dove si sta sviluppando la cura per il morbo. In realtà però costui è appunto lo psicopatico del titolo, un assassino seriale con diverse turbe a sfondo sessuale. E con un preciso piano in mente.
Di Psycopath mi è davvero piaciuta sia la caratterizzazione dei Crossed.che quella di Harold Lorred, il protagonista della serie.
I Crossed di Psycopath caso organizzati in orde simili ai berserker dei miti norreni. Con dei rituali e delle scelte estetiche piuttosto azzeccate

Oltretutto in questa serie le trovate di violenza fine a se stessa sono più contenute.

Nel complesso Crossed non è un prodotto per tutti, anzi, bisogna avere uno stomaco forte ed un'apertura mentale non accecata da una morale incline allo scandalizzarsi. Però è un prodotto meritevole di essere letto e criticato.
Come spesso accade mi viene da chiedermi se in Italia un prodotto di questo tipo avrebbe mai trovato un editore.

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