martedì 18 settembre 2012

Top Five Videogames




Complice una tendenza nei blog che seguo a stilare classifiche ma soprattutto la visione di Hi Fidelity con John Cusack (ok, ok, il libro è un'altra cosa e lo so ma le classifiche la fanno da padrona sia su schermo che su carta) ho deciso di stilare una bella top five.
E dal momento che mi occupo di scribacchiare prevalentemente di libri, di film e di videogames, penso che dedicherò questa classifica ai miei videogames preferiti di sempre. Non si tratta di capolavori universalmente riconosciuti o stronzate del genere ma semplicemente di giochi che per un motivo o per un altro si sono guadagnati un posticino speciale nella mia memoria.

Numero : 5
Titolo : Maniac mansion:Day of the Tentacle
Genere : avventura grafica punta e clicca
Artwork of a vertical rectangular box. The top portion reads "Maniac Mansion Day of the Tentacle" with a group of three human characters and a purple tentacle.Anno : 1993

Pubblicato dalla Lucas Art,  è stato uno dei primi giochi  punta e clicca (e uno dei primi giochi in assoluto) a cui abbia mai giocato. Tentacolo Viola diviene un genio del crimine intenzionato a conquistare il mondo. Toccherà a Bernard Hoagie e Laverne fermarlo viaggiando nel tempo prima che possa, di fatto, sviluppare sia l'intelligenza che i malvagi propositi.
La cosa che mi ha davvero colpito di questo gioco era la risoluzione degli enigmi attraverso le conseguenze causa/effetto tra tempo passato e futuro. (Un esempio per tutti era liberare un personaggio rimasto intrappolato su un albero nel futuro tagliando lo stesso albero nel presente).
Grafica cartoonesca con personaggi davvero ugly (un po' ripresi dai cartoonist tipo Sponge Bob o Mucca e Pollo) e una trama esilarante e coinvolgente.
Girava su Dos, sul mio vecchio 386. Quattro floppy se non ricordo male. E diverse ore di divertimento.


Numero :4
Titolo : Kings of Dragon
Genere : coin/up action a scorrimento
Anno : 1991

Quando vidi per la prima volta The King of Dragons era già qualche tempo che giocavo assiduamente ad Heroquest e D&D . All'epoca l'esaltazione per le ambientazioni medieval fantasy era quindi al top e TKOD appagava la voglia di giocare con un compromesso piuttosto vantaggioso, 200 lire per un'ora di evasione (riuscivo ad arrivare senza troppe difficoltà al Dark Knight con una vita).
Personaggi estremamente stereotipati (guerriero ignorante, chierico corazzato, mago cannone di vetro, nano con lascia ed elfo Robin Hood) immersi in un mondo colorato e high fantasy, dovranno scontrarsi con tonnellate di mostri per arrivare alla fine a combattere il drago rosso Gildriss, per il sconfiggere il quale era necessario investire buona parte dei risparmi di una vita.
Non avendo mai capito come parare con lo scudo, ho sempre optato per giocare con l'elfo o il mago.
Ritrovare questo meraviglioso coin-up dopo anni sui M.A.M.E. roms non ha prezzo. Letteralmente.


Numero :3
Titolo : Dune 2
Genere : RTS
Anno : 1992

Pubblicato dalla Westwood Studios quando ancora non avevo finito le medie, Dune2 ha gettato letteralmente le basi dei moderni RTS.
Ispirato al romanzo di Frank Herbert (e credo molto di più al film di David Lynch) dava la possibilità di conquistare il pianeta Dune, attraverso la scelta e il comando di una delle grandi casate in lotta per il dominio della Spezia, droga di carattere divino in grado di permettere l'annullamento dello spazio e quindi il viaggio interstellare in tempi immediati.
Le casate tra cui scegliere sono Atreides, Harkonnen e (creata appositamente per il gioco) Ordos.
Il gioco inizia dovendo scegliere una porzione del pianeta da conquistare e mettere in piedi base ed armate per farlo.
La realizzazione spaventosamente curata e i numerosi riferimenti all'opera di Herbert rendono questo gioco molto attuale da un punto di vista di contenuti. La grafica è ormai a dir poco obsoleta.

Numero :2
Titolo : Braid
Genere : Platform/Indie
Anno : 2008

Salto di oltre 15 anni dai tempi in cui la barba non mi cresceva e mi ritrovo a giocare a Braid.
La prima impressione  è quella di avere a che fare con un capolavoro.
Il gameplay è un platform del tipo Supermario con enigmi ambientali complessi e geniali. E tutto il gioco orbita sul concetto di tempo.
Il tempo come flusso, il tempo perduto, il tempo come indelebile macchia e il tempo come redenzione.
Il gioco è arte allo stato puro, poetico e allo stesso tempo rabbioso. I testi che Tim (il protagonista del gioco) trova tra un mondo da esplorare ed un altro sono evocativi e sembrano riferirsi ad esperienze di vita che chiunque, in qualche modo, ha affrontato.
Adoro Braid perché è davvero come un'opera d'arte, da interpretare in base ai propri trascorsi. Giusto per rimanere in tema di tempo.


Numero :1
Titolo : The Witcher
Genere : RPG
Anno : 2007
Ripensando a The Witcher mi vengono in mente le numerose e infinite scene di caricamento. Lunghe e snervanti, spezzaritmo e irritanti. Nonostante tutto penso che sia uno dei migliori giochi a cui abbia mai giocato.

Geralt è un Witcher, un mutante cacciatore di mostri che vive in un mondo dove imperversa la guerra e i mostri rappresentano una piaga che pochi hanno i mezzi per risolvere.
Il mondo del gioco è adulto, c'è la guerra, il sesso e la morale non è un valore inserito negli script del gioco dove se fai l'azione buona guadagni più punti esperienza. Non esite affatto una morale ma solo conseguenze. E le conseguenze non sono mai immediate ma hanno ripercussioni che si svolgono molto più avanti nel gioco rispetto a quando una scelta è stata presa.
E poi Geralt è un figo, i semi umani non sembrano delle caricature degli stereotipi di D&D (elfi originali e nani stracazzuti, per una volta). E la magia è rara e terrificante.
Ma soprattutto l'idea che trovo davvero azzeccata è come le pozioni vengono gestite; si tratta di potenti droghe che perdurano nel tempo ed hanno effetti collaterali. Come a dire che per anni giocando di ruolo e avendo a che fare con personaggi che hanno ingurgitato di tutto per guarirsi, potenziarsi, velocizzarsi, parlare coi morti...insomma, ci sarà un cazzo di effetto collaterale no?
Poche volte giocando ad un RPG ho trovato la profondità espressa in quest'opera prodotta da CD Projekt RED STUDIO e tratta dai lavori di Andrzej Sapkowski (ho letto solo The last Wish e cazzo se merita). Nonostante i tempi di caricamento.


Ovviamente ho dovuto escludere numerosi giochi che considero davvero memorabili  come Vampire the Masquerade: Redemption e Bloodlines, the Binding of Isaac, God of War, Mass effect, Doom e tipo un milione di altri.
Ad un certo punto della vita però uno deve scegliere.

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