martedì 26 giugno 2012

The Shield e Rampart - assassini in divisa

Vengo da una maratona sfiancante.
In meno di due settimane ho (ri)guardato tutte e sette le stagioni di The Shield.
Considerando che circa otto ore della mia giornata le dedico al lavoro, ho sacrificato il sonno al capolavoro ideato da Shawn Ryan.
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The Shield parla delle gesta di Victor "Vic" Samuel Mackye e del suo Strike Team, task force anti gang nel quartiere fittizio di Farmington, L.A.
La serie è fighissima. Dialoghi maturi e situazioni adulte, oltre ad una scelta di regia e fotografia a dir poco geniale, in simil reale con handy cam. È tra le altre cose una delle poche serie tv che nonostante sia composta da 7 stagioni non ha cali di ritmo o parti pallose. Un'altra che al volo mi viene in mente è I Soprano, dove le serie erano 6 e il finale altrettanto geniale, sebbene con logiche e citazioni totalmente differenti.
Il fuoco mai sopito per la serie di Ryan che avevo già visto alcuno anni fa mi è tornata guardando un film del 2011 chiamato Rampart.
Il film analogamente a The Shield tratta di sbirri corrotti dalle mani pesanti. Mentre The Shield è decisamente più action, però, Rampart si concentra sulle fasi finali dello scandalo che a interessato la polizia di L.A. (quella vera intendo).
Un passo indietro. Rampart è un distretto di polizia che negli anni '90 fu investita da uno scandalo a causa delle maniere brutali e i sospetti omicidi dei membri di un teal anti gang (CRASH). Tra le varie cose di cui gli oltre 70 poliziotti implicati furono accusati: omicidio, metodi brutali, percosse, estorsioni, spaccio, riciclaggio di denaro. brava gente col distintivo insomma. La documentazione è sconfinata, sembra che addirittura la morte di Christopher George Latore Wallace (Notorious B.I.G.) fosse da attribuirsi a due poliziotti del caso Rampart, ma questo è solo gossip non confermato.

Comunque, Rampart doveva essere il titolo originale di The Shield, comprensibilmente abbandonato. E poi lo scudo spezzato è mille volte più immediato ad un pubblico internazionale.
Dicevo di Rampart, il film, che l'ho trovato introspettivo e un po lineare, monotono e comunque da vedere.
Da vedere perché mi ha scatenato interesse verso una fetta di storia americana che non conoscevo. Chissà perché ma immagino gli americani "immuni" alla corruzione...povero pirla. E da vedere perché è recitato e girato da dio. Dave Brown (lo sbirro protagonista dello scandalo e della punizione, interpretato da Woody Harrleson, visto in Zombieland, Defendor, Non è un paese per vecchi tra gli altri centomila...) è un personaggio stupendo. Alcolista, donnaiolo, violento e nonostante tutto molto originale nonostante la genetica noir che lo caratterizza. Non a caso Ellroy ha co-firmato la sceneggiatura.
Umano e solo in un sistema che cerca, giustamente, di liberarsene dopo averlo elevato a simbolo di qualcosa che non dovrebbe esistere dietro un distintivo.
Rampart mi ha lasciato frastornato, meditabondo. The Shield mi è servito per uscire dalla buca dove Rampart per scaraventarmi dentro a un'altra.
Da un grande potere derivano grandi possibilità, bisogna essere pronti a pagarne il prezzo però.

2 commenti:

  1. Rampart non è male...forse un pochetto palloso. The shield invece è fighissimo

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  2. Gentile Anonimo, in quanto primo commentatore del mio blog ti auguro felicità e fortuna

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