venerdì 4 maggio 2012

Yesterday - noir in cel shading



Diciamo che il gioco parte in sordina.
Un ragazzo con occhiali e capelli rossi, magro e dall'aspetto really nerd si avventura nei sotterranei della metropolitana di New York, in una stazione abbandonata.
Henry White, uno dei tre personaggi giocabili
Questo giovane, di nome Henry, fa parte di un'associazione direi onlus che aiuta gli hobos (vagabondi). Offre loro cibo, vestiti, eventualmente un rifugio. Perchè pare che a New York ci sia un tizio che i vagabondi li uccide, il che rende la missione di Henry tutt'altro che priva di pericoli.


Il gioco ingolosisce la curiosità con a tre fondamentali interrogativi:
Chi è il misterioso assassino che brucia le sue vittime, dei poveri vagabondi?
Perchè di punto in bianco comincia a marchiarle con una cicatrice a forma di Y?
Chi è John Yesterday, individuo senza memoria e (forse) senza passato marchiato dallo stesso simbolo?
il marchio misterioso

Dicevo che parte in sordina perchè la grafica è in puro cel shading, per dirla da profano fa sembrare i personaggi disegnati in stile Cattivissimo Me. E parte in sordina perchè i personaggi sono estremamente caricati di attributi fisici che sottolineano la personalità.Molto Pixar insomma.

Soprattutto però Yesterday è un gioco che punta sul contrasto. Supportato da uno stile cartoonesco che spiazza all'inizio ma calza alla perfezione dopo poco, ci troviamo di fronte ad una storia rabbiosa e violenta, dove temi quali ossessioni, torture e morte sono intervallate da situazioni grottesche e ironiche.

Il claustrofobico vagone abbandonato
Ad un primo impatto l'estetica del gioco sembra rivolta ad un pubblico piuttosto giovane, le tematiche però sono estremamente crude. I dialoghi cinici. Si passa da una situazione di vaga inquietudine a secchiate gelide di violenza transitando per situazioni di pura ironia.
Menzione speciale per le scenografie: prospettive estreme, colori acidi e ambienti claustrofobici.

Ci sono tre personaggi giocabili, Henry il giovane filantropo; il suo migliore amico Samuel Cooper e il misterioso John Yesterday.
Ci sono poi i personaggi non giocanti, dall'esilarante albergatore erotomane al disperato hobo amico di Choke passando per il maestro orientale che fa il verso a Dhalsim alla coppia di turisti (s)divorziati.

Yesterday è un gioco punta e clicca, di quelli che ai gamers di vecchia data come il sottoscritto piacciono ancora perchè ricordano tempi passati. In ogni caso l'interfaccia è decisamente intuitiva e i suggerimenti temporizzati rendono fluida la giocabilità anche per chi non apprezza questo tipo di giochi.
Dura 4/5 ore e apre a diversi finali.

Come accennavo, però, il tema fondamentale è il contrasto, sia nella forma che nella sostanza.
Vi aspettano colpi di scena, una narrazione non lineare e molti, moltissimi segreti.
Lo sforzo di Pendulo Studios, software house spagnola famosa per Hollywood Monsters e la serie Runaway, sforna un gioiellino horror tutto colorato, dove si parla di satanismo, ideali infranti e ossessioni imperative.

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