E' stata una cosa inaspettata, veloce e terribilmente dolorosa.
Porto dentro di me le ferite che solo una separazione ingiusta e immediata può causare.
Come tutti ho subito numerose perdite nel corso della vita.
La vità è fondamentalmente un insieme di legami che si creano e si lacerano.
Non siamo individui, ma dei nodi che si legano ad altri nodi che si legano ad altri nodi, come una rete. Come una costellazione.
Questa fino ad ora è stata la separazione più dolorosa.
Nel mio blog avevo in mente di parlare solo di cinema, di fumetti, di videogames e libri. Entertainment, per dirlo con un tono.
Però tutto questo scompare oggi, di fronte alla necessità di mettere a nudo il mio dolore, la sofferenza che mi lacera lentamente.
Passerà? Certo, perché il tempo cura tutto. Per ora però quello che sento è una lucida e spietata lama che mi fa lentamente a pezzi.

In sei anni passati insieme mi hai reso una persona migliore.
La tua allegria, il tuo amore verso la vita, la tua voglia di gridare al mondo la tua felicità.
I tuoi sorrisi, il tuo profumo, tutto di te mi manca.
Quello che mi resta per ora sono gli ultimi istanti, il tuo boccheggiare mentre lentamente la vita ti abbandonava, l'acre odore della malattia che si sollevava dal tuo corpo, le contrazione del tuo addome, ritmate, veloci e delicate..
Mi sento in colpa per non essere riuscito a proteggerti, per non essere stato in grado di difenderti.
Un giorno tutto questo sarà dimenticato. Un giorno mi ricorderò solo della bellezza del tuo esistere, del tempo che mi hai donato, della capacità che avevi di riempire il vuoto delle mie giornate.
E per sempre rimpiangerò la possibilità di non poter creare con te nuovi ricordi ma i tanti che mi hai regalato li custodirò gelosamente.
Addio amico mio, mi mancherai fin che avrò vita.